Non ha dato, dunque, i risultati sperati per quest'ultimo l’alleanza con Bruno Di Paolo.
L’affluenza alle urne è stata più alta rispetto all’andamento nazionale, ma in ribasso rispetto al primo turno di votazioni.
Bagno di folla con tantissima gente accorsa a festeggiare Di Primio in Piazza Valignani.
Queste le testimonianze da noi raccolte a caldo la scorsa notte nella sede elettorale una volta raggiunta l’ufficialità del risultato.
Il sindaco Umberto Di Primio: “Il vantaggio da noi accumulato non era più recuperabile in quanto il Centro Sinistra ha fatto una campagna elettorale basata sulla denigrazione dell’avversario, c’erano poi per loro altri a parlare al posto del candidato sindaco. Noi abbiamo preso invece per mano ogni nostro concittadino raccontando ciò che la mia amministrazione aveva fatto in cinque anni, ma soprattutto ciò che ha ancora intenzione di fare. Mi aspetto che tutti i personaggi pubblici venuti a Chieti per dar man forte al mio avversario sappiano mantenere quanto promesso alla città perché sarò io stesso a chiedere loro di realizzare tutto ciò che avrebbero fatto in caso di vittoria di Febo.
So che ero il sindaco di Chieti e lo sarò fino al 2020 e mi interessa curare gli interessi di ogni cittadino perché possa sentire vicina l’amministrazione ed abbia le risposte alle sue esigenze.
Gli altri hanno fatto giochi di partito, noi abbiamo voluto una sfida diversa, rinunciando cioè ad alcune certezze per puntare a portare la gente a votare per noi, ho scelto di non avere alleanze proprio perché la gente scegliesse me e si fidasse di me. In cinque anni ho anche dovuto sopportare cose che non mi sono andate giù, in questi prossimi cinque spero di costruire quella classe dirigente che meritano la città, l’Abruzzo ed il paese se pensiamo ad un’ottica nazionale di Centro Destra che si riunisce. Abbiamo puntato sulla logica dell’appartenenza non campanilistica, dell’appartenenza ad un progetto con una Chieti protagonista. La mia candidatura all’inizio non era poi così scontata, ora è una grande soddisfazione aver vinto e pensare che qualcuno avrebbe voluto fare percorsi diversi soltanto tre mesi fa, parlo dei mie alleati: io ero convinto di ciò che sentivo dalla gente.
Ci sono stati anche molti detrattori: ad esempio fra gli imprenditori qualcuno ha fatto carte false per far vincere il Centro Sinistra, ora quelli che pensavano di liberarsi del sindaco Di Primio vadano da un’altra parte. A Roma ho relazioni costanti con il Parlamento, ho tanti amici parlamentari che mi aiuteranno, non solo quelli abruzzesi. Il mio obiettivo è però di recuperare il rapporto con la Regione che in campagna elettorale è stato contrapposto e teso: la Regione ora dovrà comprendere che è finita la campagna elettorale, si torna a Chieti e con l’amministrazione comunale deve mettere in atto i progetti che servono alla città. Ci deve essere continuità con quanto fatto finora, bisognerà ottenere fondi perché il bilancio è traballante nonostante tutto ciò che abbiamo messo in atto nei precedenti cinque anni, ma questo è successo per come lo avevamo ereditato. C’è tuttora un bilancio traballante per una mancanza di risorse che non arrivano dal governo centrale, dobbiamo attuare una amministrazione che sia sempre meno statica ma più rivolta al dinamismo sia per il governo centrale che europeo. Uno dei miei primi passi sarà scegliere dieci collaboratori al di fuori di quella che sarà la giunta in consiglio che con me lavoreranno per costruire tutto ciò di cui la città ha bisogno. Parlando della vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto, ho sempre detto che non era ad orologeria, ma che sono sfortunato ad averla avuta durante la campagna elettorale: ero sereno prima e lo sono tuttora, so di non aver mai fatto nulla che meriti di avere l’attenzione della magistratura.
Credo che la risposta a tutto ciò sia stata data dai cittadini con il voto.
Per quanto riguarda lo sport, la Chieti Calcio ora ha aperto un nuovo capitolo societario, la squadra è un patrimonio della città e cercheremo dunque di valorizzarla al meglio.
Ci sono poi i temi che hanno contraddistinto la mia campagna elettorale: aggiungerò però altri elementi, quelli che costruirò nei prossimi giorni ripercorrendo tutti i luoghi che ho girato in campagna elettorale e incontrerò di nuovo tutte le persone viste in questi ultimi mesi e a loro chiederò di darmi le indicazioni sulle esigenze e le emergenze, sulle necessità e su quanto verrà ritenuto più importante da svolgere.
Sull’ospedale non lascerò un minimo spazio alla Regione finché non ci dirà cosa vuole fare della Cardiochirurgia e cosa vuole fare dell’ospedale di Chieti. La Regione deve darci anche quello che vogliamo per il teatro Marrucino. La prima telefonata che farò sarà al presidente D’Alfonso affinché mantenga quello che ha promesso. Io non ho mai festeggiato con così tanta gente un evento politico, ma adesso comincia una fase nuova. Non ho sassolini da togliermi dalle scarpe, ma macigni che dovrei levarmi da qualche tempo e ho iniziato stasera, ma come ho già detto non sono l’uomo delle vendette ma cercherò di essere l’uomo che rimetterà nel canale della giustizia alcune cose.
Bisognerà fare a meno di qualche personaggio che è andato da una parte e dall'altra: qualche mese fa molti che avevano vissuto con i voti presi grazie a me cinque anni fa hanno pensato che io non avrei vinto le elezioni e quindi si sono affrettati a fare il “salto della quaglia”, ma credo che oggi le quaglie siano tutte allo spiedo. Abbiamo dovuto sudare, ma c’è una differenza rispetto a 5 anni stavolta non hanno vinto i partiti: oggi vince l’intera città. L'unica cosa che è rimasta intatta è questa sciarpa nero verde che Emiliano (Vitale) mi portò 5 anni fa e che mi ha riportato oggi”.
La senatrice Federica Chiavaroli: “Sono molto contenta, mi aspettavo il successo di Umberto: la città lo ha ripagato per il grande lavoro che ha profuso in cinque anni di amministrazione.
Lo avevo sentito e mi aveva detto che in città si respirava un clima positivo nei suoi confronti e mi fa piacere che i numeri lo abbiano confermato. Cinque anni non bastano per cambiare una città: Umberto ha ora la possibilità di completare il grande lavoro che ha iniziato, credo che Chieti nel 2020 sarà ancora più bella”.
L'assessore ai Lavori Pubblici uscente Mario Colantonio: “Speravo in un buon risultato, nei giorni scorsi vedevo che la gente si poneva favorevolmente nei confronti di Umberto Di Primio.
La vittoria è stata più eclatante di quanto ci potessimo aspettare, ciò è stato dovuto a due fattori: è stato premiato il gruppo coeso, poi ha avuto la meglio il sindaco con la sua forza interiore e personale di sapersi imporre contro un avversario che in questi quindici giorni di avvicinamento al ballottaggio non ha fatto altro che offendere e andare a battere su cose spiacevoli.
Penso che il Pd abbia pagato politicamente questo accoppiamento con Di Paolo che lo ha trascinato così nella sventura. Luigi Febo ha dimostrato la sua debolezza perché non ha saputo combattere contro un avversario che ha fatto tantissimo per la città. Il nostro programma per Chieti è molto chiaro: noi abbiamo già una fase molto avanzata di progettualità, siamo partiti in anticipo e abbiamo avviato tante richieste di finanziamenti comunitari che speriamo ci permettano di avere fondi per operare al meglio sul territorio. Amministreremo Chieti con i piedi ben saldati in terra”.
Foto gentilmente concessa da Walter Recanatese
Piero Vittoria
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