È iniziato il pellegrinaggio di cittadini e amministratori comunali per vedere da vicino i danni causati dalla frana che questa mattina ha cancellato l'intera balconata dei giardini napoletani di Palazzo d'Avalos. Tra i primi ad arrivare il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, gli assessori Sputore, Marra e Tiberio.
Sconvolto il sindaco Luciano Lapenna, che non più tardi di due giorni fa aveva inviato una lettera al presidente della Regione D'Alfonso per rappresentare le sue preoccupazioni circa i movimenti franosi che interessano la balconata della Loggia Amblingh.
Un sopralluogo del
responsabile del Genio Civile della Regione Abruzzo ha confermato che
la frana che stamani ha cancellato l'intera balconata dei
giardini napoletani di Palazzo d'Avalos, a Vasto, è avvenuta
perché il muro di contenimento ha ceduto per le eccessive
infiltrazioni d'acqua dovute alle piogge di questi giorni.
"C'è stata la mancata irregimentazione di queste acque
infiltrate", ha detto il responsabile del Genio Civile della
Regione Abruzzo, Emidio Primavera, dopo aver preso visione di
quanto avvenuto. "Stiamo cercando di capire come comportarci", ha
aggiunto.
"Come primo intervento, pensiamo all'attivazione di una pompa
di sollevamento nel pozzo posto nel giardino, per abbassare la
falda, in modo da diminuire le pressioni neutre delle acque;
come secondo intervento, all'impermeabilizzazione sia della
scarpata che ha avuto il cedimento sia del giardino". Secondo
Primavera non si sarebbe potuto immaginare, prima delle piogge,
un episodio di queste dimensioni.
"Mi impegno perché questa
ferita che ha colpito nel cuore la Città del Vasto venga
rimarginata". Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano
D'Alfonso, dopo la visita a Palazzo d'Avalos di Vasto, dove per
infiltrazioni d'acqua dovute alle abbondanti piogge ha ceduto il
muro di mantenimento dei giardini napoletani, ha assicurato che
già martedì, nella seduta di giunta, saranno assegnate le prime
risorse. A chi gli chiedeva l'ammontare ha spiegato che sarà
legato alla prima perizia del Genio Civile, "per quanto è
attualmente visibile".
"Palazzo d'Avalos oggi è escluso dal movimento franoso - ha
detto D'Alfonso - ma dobbiamo lavorare affinché non ne venga
coinvolto in seguito". Non mancherà il raccordo, ha aggiunto,
con Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione
civile che a dicembre scorso, con il direttore della Struttura
di missione contro il dissesto idrogeologico, Mauro Grassi, era
stato in Abruzzo per una serie di sopralluoghi ai siti di
maggiore emergenza in regione tra cui, a Vasto, il centro
storico costone orientale.
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