Il consigliere comunale Emiliano Vitale, in merito all’Odg presentato nella seduta odierna del Consiglio Comunale dal consigliere del Pd Filippo Di Giovanni, con cui si chiedeva di formulare un grave atto di censura politica nei confronti del Sindaco Di Primio e della sua giunta per “culpa in vigilando” relativamente alle procedure di assegnazione di alloggi ERP, ha emesso la seguente nota: «Oggi, con la presentazione di tale Odg da parte del segretario cittadino del Pd, Consigliere Comunale Filippo Di Giovanni, si è operato l’ennesimo atto di sciacallaggio da parte di certa politica.
Accusando di “culpa in vigilando” il Sindaco, tale Odg, chiedeva, di fatto, che l’assise civica si sostituisse alla Magistratura. Vale la pena ricordare che, secondo il TUEL, non è previsto che sia il Sindaco a verificare il contenuto dei documenti già valutati dai dirigenti preposti e dal segretario comunale che garantiscono la legittimità degli atti.
L’operato della Commissione di Controllo e Garanzia è stato insufficiente e parzialmente efficace in quanto, oltre ad un numero nutrito di commissioni presiedute dall’Avv. Salvatore (Partito Democratico) in qualità di Presidente della suddetta commissione, non si sono verificate tutte le pratiche di assegnazione anche delle precedenti Amministrazioni, cosa che avrebbe permesso di avere un quadro più preciso e di riscontrare come negli anni la politica non abbia messo a disposizione strumenti idonei affinchè gli alloggi venissero assegnati nella maniera più corretta possibile.
Inoltre, alle riunioni della suddetta Commissione il mio ex capogruppo Ginefra non ha mai condiviso modalità e scelte e non ha mai aggiornato o coinvolto il gruppo del quale era responsabile appiattendosi sulle posizioni della minoranza.
Di fatto non garantendo la rappresentatività dovuta di una grossa parte della maggioranza e tradendo il mandato elettorale.
Questo il motivo per cui mi sono astenuto nel votare la relazione della Commissione Controllo e Garanzia portata in Consiglio Comunale e che, invece, dopo mia richiesta formale di averne copia ma mai consegnatami, ho trovato pubblicata integralmente su un noto web magazine locale.
Alla faccia della trasparenza e correttezza amministrativa.
E’ da sottolineare che la maggioranza di Centro Destra ha fermamente respinto tali accuse bocciando l’ordine del giorno del Pd. A ciò si aggiunga che, durante le operazioni di voto, alcuni consiglieri comunali quali Gianni Di Labio, Vincenzo Ginefra e Luigi Milozzi erano assenti e, quindi, c’è da ritenere che non abbiano volutamente espresso il proprio parere politico sulla questione per continuare a mantenere un piede in due staffe.
Viene, allora, spontaneo chiedersi se questi Consiglieri, ingaggiati da Luciano D’Alfonso a “parametro zero”, si trovino ora in difficoltà perché forse già rinnegati dallo stesso centrosinistra?
Tale atteggiamento non ha fatto altro che confermare puntualmente il loro ambiguo modo di fare politica.
Nessuna “culpa in vigilando” del sindaco Di Primio, quindi, ma piuttosto “millantato credito” dei già rinnegati per aver fatto credere di essere portatori di chissà quale dote elettorale, e sciacallaggio politico di chi, come il PD, non ha argomenti seri».
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