Centinaia di artisti da tutto il mondo, un’esposizione di sette giorni, oltre 10mila euro di premi in denaro e circa 140 premi di rappresentanza offerti da personalità politiche, Enti pubblici, sponsor privati. È la 22esima edizione del premio internazionale di pittura e scultura Gabriele D’Annunzio, presentato ieri nella sala conferenze del Museo Michetti di Francavilla al Mare.
Organizzato dall’associazione culturale pescarese “Il Pentagono”, il Premio D’Annunzio è ospitato per il terzo anno consecutivo dal Comune di Francavilla al Mare nel Mu.Mi. La ricezione delle opere in concorso inizierà giovedì 13 novembre e terminerà giovedì 20. L’esposizione al pubblico sarà inaugurata domenica 20 novembre alle ore 15.30 e resterà aperta, a ingresso libero, fino a sabato 29 novembre, dalle 15.30 alle 19.30, e domenica 30 novembre dalle 9.30 alle 13.
Una giuria formata da eminenti critici d’arte valuterà le opere più meritevoli, che saranno premiate nella cerimonia finale in programma per domenica 30 novembre, al museo Michetti, dalle ore 15.30.
Nella passata edizione il Premio ha ospitato 540 opere di pittura e scultura di artisti provenienti da tutte le regioni e anche da Repubblica Dominicana, Portogallo, Svizzera, Francia, Albania, Bulgaria, Romania, Ucraina. Quest’anno si prevedono partecipazioni anche dal Brasile.
«Per quel che possiamo», ha detto il consigliere regionale Mario Olivieri, «continueremo a dare una mano all’arte, per poter arrivare anche alla 23esima edizione del premio».
«Accogliamo con piacere gli artisti che partecipano al premio D’Annunzio», ha detto Andrea Di Peco, già assessore alla Cultura del Comune di Francavilla, «perché in questi giorni Francavilla torna ad avere il ruolo che aveva all’inizio del Novecento, quando accoglieva gli artisti che venivano qui a produrre cultura».
«Questa», ha commentato la madrina della manifestazione Daniela Quieti, «è una manifestazione aggregante per le peculiarità artistiche locali, nazionali, internazionali. È una rete di espansione utile ad aggregare forme artistiche visive, ma non solo».
«Il premio D’Annunzio rinverdisce una tradizione che ci impone di portare avanti la valorizzazione del nostro territorio, fatto di mare, arte e cultura», ha aggiunto il giornalista Giulio Borrelli.
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