giovedì 30 ottobre 2014

Manifesti fascisti a Chieti Scalo, lo sdegno dell'ANPI: “Il sindaco faccia chiarezza”

Un manifesto, con espliciti riferimenti al fascismo e alla repubblica sociale italiana, regolarmente vistato e vidimato dal Comune, apparso nelle vie di Chieti Scalo. A denunciarne la presenza è l’ANPI Pescara – “Ettore Troilo” che, in una lettera inviata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale di Chieti, parla di “un inno, una esplicita apologia, alla dittatura fascista, allo Stato corporativo così come era stato pensato e praticato dalle istituzioni fasciste durante il ventennio e, appunto, tra 1943 e 1945 nell’autunno tragico del regime”. Nel sottolineare che “il tutto è appena stemperato da un imprecisato riferimento alla salvaguardia di libertà di stampa, espressione e religione” e che “il fatto stesso di sentirsi in dovere di simili precisazioni è già un indicatore della inattitudine degli scriventi all'esercizio democratico”, l’ANPI chiede al Comune di Chieti “chi ha autorizzato tale affissione, inneggiante al regime totalitario che fino all'ultimo ha combattuto la nascita della democrazia italiana e della stessa Repubblica costituzionale nella quale viviamo; se vi sia stata, da parte del Comune stesso, una valutazione dei contenuti del manifesto; se il Comune, nella persona del sindaco e della giunta, non si senta in dovere di revocare l'autorizzazione a tale pubblicità, di giustificare pubblicamente una simile "caduta di stile", di valutare le eventuali responsabilità; se le autorità cittadine non si sentano in dovere di denunciare alle autorità competenti tale affissione come forma di reato”. “L’ANPI – conclude la lettera – si riserva, naturalmente, di procedere con ulteriori esposti presso le autorità competenti”.

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