Il Capogruppo del Gruppo Misto, Enrico Bucci, all’esito dell’approvazione del Bilancio di Previsione nell’odierna seduta di Consiglio Comunale, ha così ribadito:
«Puntualmente da anni, sia in occasione del bilancio consuntivo che del bilancio di previsione, si ripropone una sorta di botta e risposta al limite della disputa tecnica tra Collegio dei Revisori e responsabile del IV Settore della gestione finanziaria.
Nel mezzo c’è il Consigliere comunale che ha il compito politico di approvare bilancio consuntivo e bilancio di previsione.
Questo dualismo in verità accade non solo nell’amministrazione di Chieti, ma in tutti i Comuni d’Italia, talchè il legislatore dovrebbe porre un freno all’affastellarsi continuo delle norme che riguardano la stesura dei bilanci degli enti locali, per non parlare poi delle insufficienti risorse finanziarie che ormai da tempo il governo centrale attribuisce ai Comuni. Pensate, in soli quattro anni, sono passate da 14.930.463,88 euro a 525.989,82 euro. E’ da aggiungere, inoltre, un’amara constatazione: lo stato della macchina comunale.
Se a queste difficoltà consideriamo i giochi e i giochini della politica con una minoranza che dimentica di essere stata maggioranza (ricordo ancora le urla tra l’ex sindaco Ricci e l’ex presidente del Collegio dei Revisori che furono sentite finanche a piazza S. Giustino), che accusa la maggioranza di incapacità a governare, che è interessata più che alla lettura dei documenti ad azioni di terrorismo politico, che guarda più alla pagliuzza negli occhi degli altri che alla trave nei propri occhi, riesce agevole comprendere le difficoltà nelle quali si trova il Consiglio Comunale ad assolvere al suo compito istituzionale.
Un esempio valga per tutto. La Commissione Bilancio, nei giorni scorsi, è stata impegnata da parte del centro sinistra ad impiegare la maggior parte del proprio tempo a puntare il dito sullo staff del Sindaco per un aumento di pochi euro. Davvero avvilente, ma questa è la politica, questa è la preparazione.
Le accuse del Collegio dei Revisori al Bilancio di Previsione 2014, sono grosso modo le stesse sviluppate sul Conto Consuntivo 2013.
E’ da sottolineare, comunque, che l’organo dei Revisori, pur non potendo esprimere parere favorevole in mancanza della eliminazione delle inattendibilità riscontrate e della esecuzione delle rettifiche suggerite, riscontra positivamente tutti gli equilibri e il rispetto dei vincoli normativi riguardanti la spesa, patto di stabilità, personale, investimenti etc.
Le controdeduzioni rese dal responsabile del IV Settore sul parere non favorevole del collegio dei revisori appaiono convincenti e inducono a rasserenare l’animo. Mi viene piuttosto il dubbio che l’opposizione non le abbia neanche lette mostrando quindi un comportamento di parte che contrasta con gli interessi generali della Città.
Purtroppo non è più il tempo di ascoltare ciò che vorrei e cioè una relazione sul bilancio che sappia parlare della città e di quello che si farà per la città. I tempi sono cambiati, i sogni non contano perchè sono stati sostituiti dai numeri e da una montagna di norme stringenti sempre e soltanto all’insegna della spending review dove il consigliere è chiamato ad essere più un tecnico che un politico.
Ciò che mi dispiace è che si accusa ingiustamente la maggioranza di essere andata troppo veloce nell’approvazione del bilancio di previsione perché preoccupata dell’assenza di alcuni consiglieri. Niente di più falso perchè i consiglieri assenti è vero che ufficialmente appartengono alla maggioranza di centro destra ma i fatti dimostrano esattamente il contrario.
Infine è stucchevole il comportamento dell’opposizione che, non avendo temi sui quali poter svolgere un confronto costruttivo con la maggioranza per il bene della città, ricorre a Sua Eccellenza il Prefetto per chiedere che sia invalidato il bilancio di previsione approvato dal Consiglio Comunale. Un atto politico che non merita ulteriore commento. Se questo è l’inizio della campagna elettorale, io penso che oggi il centro sinistra abbia certificato la sua sconfitta».
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