venerdì 3 ottobre 2014

Anci per Expo 2015: tappa regionale a Chieti, si chiude

Chiuderà i battenti sabato 4 ottobre la mostra “Da Teate a Chieti… i musei raccontano. Vasellame e cibo dal neolitico al medioevo”, allestita presso l’androne del palazzo della Provincia, frutto di un progetto didattico interistituzionale di educazione al patrimonio culturale della città di Chieti realizzato dai Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, diretti da Loredana D’Emilio, e dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con le Associazioni Culturali Mnemosyne e Oltre Museo, presiedute da Maria Di Iorio e Roberta Iezzi. La mostra, ove campeggia una copia in resina del Guerriero di Capestrano, ha riscosso un notevole successo di pubblico ed è stata allestita con i manufatti realizzati dagli studenti di 13 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado degli Istituti comprensivi cittadini, trovando una naturale collocazione nell’ambito degli eventi organizzati dall’Amministrazione per l’anteprima di EXPO 2015. Sui tavoli organizzati per sezioni cronologiche (Neolitico - età dei metalli - età romana - Medioevo), la ricostruzione delle più antiche suppellettili utilizzate nel territorio di Chieti e dell’intero Abruzzo: dai primi recipienti e cucchiai prodotti nel Neolitico ai vasi italici, dalle pentole e bicchieri romani a quelli medievali, dai recipienti alla produzione del primo pane, fino alle novità del gusto in epoca romana e medievale.

«Il progetto portato avanti con le Scuole e concretizzatosi in una mostra nell’ambito delle iniziative di ANCI per EXPO – sottolinea il sindaco Di Primio – ci ha consentito, grazie al partenariato con la Soprintendenza codificato in un protocollo d’intesa, di anticipare i contenuti di EXPO 2015, focalizzando l’attenzione sulla valorizzazione dell’identità regionale attraverso le eccellenze dei nostri vini. In tal senso, la presenza del Guerriero di Capestrano - una cui copia in resina è stata collocata presso la sede della mostra - quale raffigurazione di un esponente dell’aristocrazia del tempo, vuole alludere alla valenza di status symbol che il vino ebbe nell’Abruzzo protostorico». 

Molti quelli che si sono voluti regalare un “selfie” con il Guerriero vista l’impossibilità di un approccio così confidenziale con l’originale custodito nel prestigioso museo di Villa Frigerj alla villa Comunale. La mostra è stata allestita e curata da Franca D’Aloisio e Maria Elena D’Onofrio dell’associazione OltreMuseo.

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