
I consiglieri comunali Massimo Desiati (foto) di Progetto per Vasto ed Etelwardo Sigismondi di Fratelli d’Italia intervengono dopo che la Giunta comunale di Vasto ha nominato un nuovo Comitato di gestione per la Riserva di Punta Aderci che vede partecipi il Sindaco o un suo delegato, Pasquale D’Ermilio, dirigente del settore Urbanistica del Comune di Vasto, Roberto Cocco, responsabile dell’Arta, Pietro Smargiassi, in rappresentanza del Coasiv e Francesco Famiani, in rappresentanza delle associazioni ambientaliste.
“Quale è – si chiedono Desiati e Sigismondi – la differenza sostanziale nella composizione di tale Comitato rispetto a quanto stabilito nel 2010 dal Consiglio comunale? L’inserimento di un rappresentante del COASIV, Consorzio per l’area di sviluppo industriale del Vastese, e la cancellazione della presenza di un rappresentante dei proprietari delle terre ricomprese nel perimetro della riserva. Riteniamo tale decisione fuori da ogni logica e del tutto sbagliata ed inoltre operata in dispregio delle norme che sovraintendono la revisione della composizione del Comitato di gestione.
Sotto questo ultimo aspetto, infatti, la gravità delle decisione è palese, laddove, con una semplice Delibera di Giunta, è stata modificata e stravolta una decisione sancita con una Delibera di Consiglio, nel 2000. Per modificare la composizione del Comitato di Gestione della Riserva sarebbe stata indispensabile una nuova Delibera del Consiglio Comunale e non una Mozione o una Delibera di Giunta. Con un atto di Giunta si sarebbero potuti adeguare soltanto i nomi dei rappresentanti delle realtà individuate precedentemente ma non certamente la composizione del Comitato di Gestione in ordine alla sua configurazione di istituto. Così facendo, il Consiglio è stato espropriato di una specifica e propria competenza. Così operando, è stata negata la rappresentanza a chi, con sforzo e difficoltà, svolge attività economiche nel settore agricolo e turistico. In definitiva, nel Comitato di Gestione della riserva, si è scelto di assicurare la presenza dei rappresentanti del sistema industriale di quell’area e non dare rappresentanza, invece, a quelli delle attività agricole o turistiche della zona. Incredibilmente, la gestione della Riserva vede rappresentato il sistema industriale e non quello agricolo e turistico. Crediamo questo avvenga soltanto nella Riserva naturale di Punta Aderci, soltanto a Vasto, unico caso al mondo”.
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