venerdì 8 novembre 2013

Mobilitazione per le strade provinciali pietose: il punto di vista di Camillo D'Amico (Pd)

La convocazione dell’importante riunione indetta dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, per Lunedì 18 p.v. per porre all’attenzione di tutti il pietoso stato delle strade provinciali ci trova d’accordo ma non vorremmo che il tutto si risolva con dichiarazioni di puro vittimismo ed in una sterile passerella elettorale e propagandistica. L’elenco degli invitati è cospicuo ed importante, qualificato e significativo ma il pericolo di scadere nell’inconcludenza è notevole.
In precedenza tante volte è accaduto di ascoltare l’annuncio di pari momenti di mobilitazione, per le stesse e medesime ragioni, senza mai avere coerenti conseguenze concrete; un’annuncio per tutti: bloccare la tappa del giro ciclistico d’Italia dello scorso 10 Maggio da San Salvo a Pescara fatta a Castiglione Messer Marino. Il presidente Di Giuseppantonio era presente, tra le autorità, alla partenza della tappa da San Salvo che s’è svolta come una gimckana con cadute varie ma senza interruzioni clamorosi per blocchi dovuti allo stato delle nostre strade.
Lo stato della viabilità provinciale è pietosa ed in molti tratti già pericolosa ed impercorribile con l’inverno che deve ancora arrivare con tutto il carico d’incognite naturali che si porta dietro. Le ragioni di questo stato di cose sono tante e molteplici che spiegheremo in un apposita conferenza stampa di chiarezza e chiarimenti che convocheremo nei prossimi giorni.

Allo stato denunciamo ancora una volta la grave responsabilità politica del Centro – Destra a guida UdC della provincia di Chieti nei colpevoli ritardi con la quale sta utilizzando il “tesoretto” di € 28.200.000 che il Centrosinistra, con Tommaso Coletti alla Presidenza, ha lasciato in eredità per opere di viabilità ed il più totale abbandono hanno lasciato Chiodi & c. l’intero territorio.
Siamo sempre stati favorevoli, come gruppo consiliare, al mantenimento delle Province nel panorama dei livelli istituzionali previsti nella Costituzione. Abbiamo votato tutti gli atti consiliari dediti allo scopo. Siamo però per una Provincia attiva, rivista nelle funzioni e nelle competenze che mantenga una legittimazione democratica a carico de corpo elettorale ma che appaia utile ai cittadini.
L’amministrazione presieduta da Enrico Di Giuseppantonio non è parsa attiva, presente e dinamica agli occhi dei cittadini e non giova molto al perseguimento dello scopo.

Camillo D'Amico - Capogruppo PD Provincia di Chieti

1 commento:

  1. Basterebbe questa affermazione del D'Amico "L’amministrazione presieduta da Enrico Di Giuseppantonio non è parsa attiva, presente e dinamica agli occhi dei cittadini e non giova molto al perseguimento dello scopo" per dimostrarci come Egli pensi di poter essere l'unico a fare campagna elettorale (Lui la fa da circa tre anni, studia da sindaco?), mentre si preoccupa che altri (ma non è il nostro caso) possano fare analoga demagogia. Diciamo che nel caso di specie (della mobilitazione organizzata per il 18 p.v.) il D'Amico sta celebrando un funerale senza che vi sia il morto, in effetti ha sempre avuto una visione funerea della politica, mal digerendo chi si è contrapposto in totale discontinuità al suo quinquennio di maggioranza colettiana pieno di record (record per indebitamento a lungo termine, record di debiti fuori bilancio, record di assunzioni di interinali tutti nuovamente disoccupati, record di consulenze esterne, record di regalie e di opere clientelari). Noi lo abbiamo fatto con il sacrificio di un'attività la cui qualità nelle scelte verrà messa in evidenza nella riunione del 18, unitamente ad un atto di denuncia forte, istituzionalmente forte, sullo stato delle strade chietine. La presenza del Governo nazionale e dei rappresentanti parlamentari (di tutti i partiti) servirà a responsabilizzare chi ha deciso decine di milioni di € di tagli solo negli ultimi 36 mesi, tagli che stanno impoverendo ulteriormente il tessuto produttivo della provincia economicamente più florida della nostra regione. E perchè nessuno dei presenti - noi per primi - possa pensare di fare campagna elettorale sul rilancio produttivo delle (ex) valli dorate della provincia, SENZA STRADE SIAMO UN LUOGO INCIVILE DOVE NESSUNO AVRA' PIU' VOGLIA DI INVESTIRE, COSTRUIRE, ABITARE. D'Amico dimentica che il centro destra in Italia non esiste più da due anni, governa (sempre da due anni) insieme al suo amato centrosinistra, i cittadini potranno apprezzarne i risultati, ma nessuno si può tirare fuori da questa responsabilità. Se poi si riferisce al NOSTRO centro destra in Provincia di Chieti, siamo orgogliosi di aver mantenuto finora attivi e presenti i servizi fondamentali e obbligatori, quali i 46 edifici scolastici superiori, lo sfalcio essenziale, il piano neve con l'emergenza del 2012, i centri per l'impiego, la formazione e il lavoro. Lo abbiamo fatto senza un solo € di debito fuori bilancio, con la metà del personale di Coletti, con 1/4 delle risorse finanziarie del D'Amico. Quanto ai 28 milioni di € riguardano una programmazione di opere pubblcihe, tutte eseguite, in esecuzione o in fase di appalto; alcune è stato necessario rimodularle, tanto era ambiziosa quanto clientelare la decisione di dotare di circonvallazioni improbabili paesi vicini politicamente vicini si intende). Il Patto di Stabilità (che porta l'indennità dell'Amministrazione Di Giuseppantonio al 60% di quella di Coletti & D'Amico, il rischio di dissesto, lo stato deficitario ormai noto a tutti, hanno fatto il resto. Ma Camillo dormiva. Oltre alle chiacchiere, Camillo potrà produrre altro su cui discutere?

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