giovedì 17 ottobre 2013

Il ritorno a tutto rock dei Nunc Est Bibendum

Era un ritorno attesissimo: molti aspettavano al varco il nuovo corso musicale dei Nunc Est Bibendum. Dopo l’energico concerto di ieri sera al Kubò Live Industry di Ripa Teatina si può dire con assoluta certezza che la band è più in salute che mai. È tornato lo spirito rock, quello che aveva portato alla nascita dello storico gruppo teatino ben 18 anni fa, e appunto da “maggiorenni” i Nunc Est Bibendum sono ora di nuovo pronti per i concerti nei locali, ma non solo. Un progetto discografico ad inizio 2014, ma soprattutto un brano omonimo presentato proprio ieri in anteprima live che ha, non casualmente, il nome della band: sonorità che mischiano il rock al prog, con un tocco vintage anni ’80 e un testo che la dice tutta sullo spirito che oggi regna fra i quattro musicisti. Le novità principali nella line up sono l’avvento di due nuovi elementi, Massimo Giuliano alle tastiere e Diego Simone alla chitarra, che hanno portato freschezza e nuova linfa nelle sonorità, e il ritorno dello storico batterista Fabio Sciarrelli, che ha ridato l’energia e la carica giusta nelle ritmiche rock. La colonna portante da 18 anni è il bassista Paolo Polidoro, ma anche qui la novità: ora è anche cantante, una responsabilità in più che Paolo si è caricato sulle spalle pur di riportare in vita la sua creatura musicale.
Lo show al Kubò è stato una vera e propria botta di adrenalina: un concerto che è stato un viaggio nel rock italiano, con cover di Litfiba, Timoria, Ligabue, Vasco Rossi e PFM. Chiaro che anche questa scelta è stata mirata, poiché riflette in pieno i gusti e le esperienze musicali dei vari membri. Palpabile l’emozione all’inizio, quando sono partite le prime note de “Lo spettacolo”, ma pian piano i Nunc si sono sbloccati regalando ai presenti un live adrenalinico, ma soprattutto emozionante. Chi era nel locale non ha faticato più di tanto a notare che negli occhi dei quattro c’era la voglia di essere su quel palco insieme per divertirsi e far divertire: il famoso “Unforgettable fire” di cui parlavano gli U2, quel fuoco che dovrebbe spesso accendere la passione di un musicista quando va on stage, ma oggi è forse tristemente sempre più rara da trovare. Paolo, Fabio, Simone e Massimo sono riusciti in questo: trovare una coesione di gruppo che faccia ardere quel fuoco. Anche i brani scelti da coverizzare si sono alternati fra grandi successi come “Balliamo sul mondo”, “Sole Spento” ed “El Diablo”, e altri più di nicchia quali “2020”, “La preda”, “Fuori tempo” e “Via Padana Superiore” (quest’ultima in una nuova veste). Spazio anche a "Giocami", un vecchio brano dei Nunc riarrangiato per l'occasione, e a "Mai", di recente composizione (Polidoro lo proponeva con i Sikk). A sorpresa i Nunc Est Bibendum sono stati raggiunti sul palco anche da Mirco Salerni, che ha cantato con loro “Non appari mai” (altra canzone di Vasco non molto famosa, ma con un messaggio importante nel testo, quello del non dare troppa importanza all’apparire in tv per inseguire la fama) e la popolarissima “Rewind”, poi anche Stefano Giannini che ha invece cantato “Urlando contro il cielo” e infine Antonio Provvidenza e Raffaella Di Carlo, che li hanno accompagnati nel finale sulle note della classica “Albachiara”. Ora i Nunc Est Bibendum sono attesi da una serie di concerti live e poi appuntamento ad anno nuovo per la prima uscita discografica di questo nuovo corso: “Sì sì sì, volati via segui la scia, sì sì sì e quel sogno che Nunc Est Bibendum è!”. Questo il “credo” di una band che ha ancora molto da dire.

Piero Vittoria

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