sabato 7 febbraio 2015

Odg In.Te, Vitale: “Di fronte alla conta il centrosinistra batte la ritirata”

Il capogruppo di Pdl-Fi in consiglio comunale, Emiliano Vitale, ha dichiarato quanto segue: «“L’unica cultura che riconosco è quella delle idee che diventano azioni”, diceva il poeta Ezra Pound ed è proprio così che oggi in Consiglio Comunale si è recitata per l’ennesima volta la pantomima di chi si riempie la bocca dicendo di volere bene di questa città e poi invece, posto di fronte alla “conta”, inventa, strumentalizza, offende e fa l’azzeccagarbugli di manzoniana memoria. Infatti l’ordine del giorno da me presentato, provocatorio ma non del tutto, impegnava il Sindaco ad attivarsi per accelerare il processo di contrattazione del prezzo dei terreni affinchè possa finalmente decollare il progetto InTe che vedrebbe reimpiegati gli ex-lavoratori della Burgo. Il Sindaco si è già fatto promotore di un tavolo di concertazione e il mio intento era quello di dimostrare che chi vuole speculare sulla città, troverebbe una comunità politica pronta a difenderla non sui giornali, non a chiacchiere, non per arraffare consensi ma nei fatti con prese di posizione determinate e nette, uscendo anche dagli schemi partitici. Il dispositivo chiedeva che, qualora dopo 60 giorni la Burgo non avesse chiuso a prezzi competitivi la trattativa per lo start-up del progetto e quindi l’insediamento delle nuove attività produttive, venisse considerata la possibilità di declassare i terreni ad uso agricolo. E qui, molti “cuor di leone” gridano allo scandalo asserendo che si trattava, udite!!! Udite!!! di estorsione, nonostante l’aver accolto delle modifiche che avrebbero potuto così dare un’altra “chance” ai consiglieri spaventati. Ma nulla di fatto: esclusi i 12 colleghi che hanno votato favorevolmente (Cavallo Achille, Costa Stefano, Costantini Diego, De Lio Mario, Di Crecchio Ezio, Di Felice Raffaele, Marino Graziano, Michetti Marcello, Orsini Alessandro, Rispoli Stefano, Tacconelli Donato e il sottoscritto), tutta l’opposizione di centro sinistra ha trovato l’escamotage politico di dichiarare la loro presenza in aula ma di non partecipare al voto. Nel frattempo qualcosa si è mosso ed è la lettera che la Burgo stessa ha inviato al Sindaco Di Primio dichiarando di voler chiudere la trattativa per la cessione dei terreni e di aver già abbassato il prezzo degli stessi da 71 € a 50 € a mq (in tal senso auspico un’ulteriore “limatura”). L’unico sconto che non deve essere fatto è nei confronti di chi, specie se chiamato a difendere gli interessi di Chieti, si nasconde dietro un dito per paura o per posizione presa. Io sconti non ne farò mai a nessuno quando si tratta di portare vantaggio alla mia Città e spero che chi debba decidere ne tenga conto. Io sarò pronto, come ho sempre fatto, a mettere allo scoperto coloro i quali, al di là dei “sermoni”, si rinchiude nel proprio guscio con l’intento di essere amico di tutti».

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