Il consigliere comunale Marco Di Paolo ha inviato una lettera aperta al sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, sul caso del virus Ebola. Pubblichiamo qui di seguito la missiva.
"Egregio Sindaco,
senza voler ingenerare inutili allarmismi, ritengo sia di fondamentale importanza non essere colti di sorpresa o, peggio, impreparati di fronte al possibile diffondersi di importanti malattie infettive, in particolare del virus Ebola, facendo tutto quello che è necessario per salvaguardare da qualsiasi rischio la popolazione.
Il sindaco è l'autorità sanitaria locale ed è quindi responsabile della salute dei cittadini. Può, pertanto, emanare ordinanze specifiche, qualora si verifichino emergenze sanitarie o di igiene pubblica. Il crescente allarme causato dall'epidemia di ebola, unitamente alla diffusione di malattie da tempo debellate, quali ad esempio la scabbia, con particolare rischio per i minori, gli agenti delle forze dell'ordine e i sanitari, impongono misure straordinarie.
Per questo Le chiedo di adottare provvedimenti, sul modello di quelli già adottati da altri importanti Comuni quali Padova, che vietino accoglienza e dimora a tutti i profughi provenienti dall'Africa che non abbiano un certificato medico a garanzia del loro stato di salute e di accertare le condizioni di salute di quei profughi già accolti presso le strutture ubicate sul territorio comunale".
Nessun commento:
Posta un commento