sabato 2 agosto 2014

La Provincia di Chieti deposita le osservazioni contro Ombrina Mare 2

Ribadire con forza e determinazione la contrarietà al progetto di sviluppo del giacimento Ombrina Mare 2, previsto proprio a ridosso della Costa dei Trabocchi. Questa la linea seguita dalla Provincia di Chieti che ha depositato le osservazioni presso il Ministero dell’Ambiente curate dall’Assessore provinciale delegato alle Problematiche Petrolifere Franco Moroni. “La Provincia - afferma il Presidente Enrico Di Giuseppantonio - vuole tutelare il territorio e la sua vocazione turistica, indirizzo portato avanti anche nell’ambito del Progetto Speciale Territoriale della Fascia Costiera “Via Verde”. La nostra coerenza nella posizione di netta contrarietà ad Ombrina Mare và tenuta fino in fondo: siamo intervenuti anche nella fase giudiziale, conclusa positivamente, ed oggi proseguiamo in quella amministrativa”. Ribadisce l’assessore Franco Moroni: “L’Abruzzo ha consolidato le proprie scelte strategiche destinando ampi territori a parchi e riserve, sviluppando l’agricoltura e i prodotti enogastronomici, valorizzando il turismo costiero e montano all’insegna della sostenibilità ambientale. Regione e Provincia, insieme ai Comuni, devono ragionare in questa direzione anche nell’ambito energetico, allineandosi al pacchetto clima-energia Europa 20 20 20. Per fare questo occorre che la Regione svolga appieno il suo ruolo e gestisca la vicenda Ombrina Mare 2 ad oggi in balia di interessi industriali “legittimi” ma inconciliabili sia con l’Abruzzo “Regione Verde d’Europa” e della “Green Economy” sia con la volontà espressa dalla comunità e dagli Enti locali. La Provincia, da suo canto, aggiunge un tassello alla battaglia contro Ombrina Mare 2 e lo fa depositando nelle sedi ministeriali un documento tecnico-politico per supportare la Regione Abruzzo nella fase A.I.A.”. "La linea di contrarietà della Provincia - concludono all’unisono il Presidente Di Giuseppantonio e l’Assessore Moroni - non è mai stata caratterizzata da considerazioni affrettate e superficiali: alle carenze progettuali abbiamo eccepito elaborando osservazioni, esercitando l’accesso agli atti e confrontandoci con esperti, senza lesinare la partecipazione ad iniziative pubbliche".

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