sabato 24 maggio 2014

Ultimatum del Presidente Walter Bellia: "Se nessuno mi affianca lascio il Chieti"

Walter Bellia è stato molto chiaro: se nessuno lo affiancherà, lascerà il Chieti Calcio.
Questo il succo della conferenza stampa del Presidente del Chieti, convocata a seguito della clamorosa retrocessione in Serie D del sodalizio neroverde.
“È stato un anno iniziato male e finito peggio – ha esordito Bellia – Per me, Walter Costa e un po’ tutti la retrocessione è stata veramente un colpo duro. Non me l’aspettavo perché l’anno in cui abbiamo speso di più non pensavo che arrivasse questo responso negativo. A Chieti sono arrivati giocatori di nome, invece riconosco che la politica dei giovani è sempre quella che paga meglio. Mi prendo qualche giorno di riflessione: è un momento di crisi, anche per la mia azienda e non me la sento di investire più nel calcio o per lo meno di investire da solo. Negli ultimi giorni ho sentito troppe chiacchiere in giro, addirittura che mi sarei venduto le partite, ma bisognerebbe azionare il cervello prima di parlare. In questi anni sono stato affiancato da poche persone come Reale, Costa e Serpellini".

"Negli ultimi giorni – continua il Presidente – ho sentito di varie persone che vorrebbero rilevare la Chieti Calcio, io mi sono messo a disposizione: se ci saranno degli imprenditori bene, se non dovesse arrivare nessuno Bellia lascia. Io sono stato tifoso, ho il Chieti nel cuore, per me la retrocessione è stata una mazzata, però la programmazione ed i progetti si possono fare in base a ciò che si ha a disposizione. Ho incontrato Angeloni a cui ho detto che le trattative con questi imprenditori che vorrebbero venire a Chieti si devono chiudere in pochi giorni. Mettendo insieme le forze e sommiamo componenti, imprenditori e istituzioni si può fare bene. Si vedrà come agire in base alle risorse che si avranno a disposizione. In Serie D occorrono giocatori di rango che costano soldi, si deve quindi investire. Dobbiamo ringraziare qualche tifoso come Franco Desiderio che in questi anni ci ha dato una piccola mano. Se in questi giorni non trovo nessuno mi dimetto. Ho preso in mano la presidenza del Chieti perché mi sento di essere il primo tifoso ed ho chiuso sempre il bilancio in attivo. Non ci possiamo paragonare a tante realtà come Messina, Casertana, Cosenza e Foggia".

"Se ci possiamo mettere insieme per progettare qualcosa benissimo - ha concluso Bellia - altrimenti lascio. Siamo arrivati ad un bivio e dobbiamo fare tutti delle scelte. Io da solo non rimarrò alla guida del Chieti.
Oggi si può fare calcio solo se si uniscono le forze, a meno che non si tratti di qualche magnate.
Questo lo dico a malincuore, ci servono delle risposte dalle istituzioni. Le idee ci sono, ma mancano le risorse. Ad esempio non è mai stato fatto fatto il settore giovanile perché non abbiamo i campi di allenamento. Parlare è facile, ma bisogna investire. Io e Walter Costa avevamo tanti progetti, ma senza soldi non andiamo da nessuna parte. Io non voglio abbandonare perché non fa parte della mia indole – sottolinea orgogliosamente il Presidente – tutti noi vogliamo riportare in alto il Chieti. In questo momento dobbiamo pensare ad una squadra come ad un patrimonio di Chieti. Il prossimo campionato non saremo più una Srl, ma una ASD dunque il comune potrebbe darci in gestione lo stadio, risparmiando soldi che potrebbe investire sulla squadra che è un patrimonio della città. Entro dieci giorni si conoscerà il futuro di questa società: se nessuno si farà avanti riconsegnerò il Chieti al Sindaco. Le idee ed i progetti ci sono, ma servono soldi, e da solo non posso più andare avanti”.

Piero Vittoria

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