
"Discriminazione territoriale". Con questa motivazione è stata chiusa per un turno la Curva Volpi dello stadio Angelini. La pena è stata sospesa.
Arrivano dunque i primi provvedimenti dopo il derby (molto caldo) che si è giocato domenica a Chieti tra i neroverdi e il Teramo, squadra - quest'ultima - che ha poi riportato a casa la vittoria.
Critico sulla decisione del giudice sportivo il consigliere comunale Emiliano Vitale:
"Non mi lamento mai per mia natura, non faccio mai del vittimismo, accetto sempre le decisioni di Enti sovraordinati e rispetto le regole. Quando non lo faccio sono pronto a subirne le conseguenze. Ma ora sono schifato dall'ultima delle sanzioni disciplinari per la chiusura della curva Volpi per un turno. E ciò avviene dopo una serie di applicazioni delle norme non alla lettera, ma alla virgola. Hanno distrutto il calcio in favore di sponsor e pay tv, vogliono cancellare un patrimonio sociale come una curva, ma la fede, quella, non ci riusciranno. Che cosa si aspettano in curva? Che ci siano ballerine della Scala di Milano? Questo mondo androgino non è il mio. Rispetto per la mia Città: o me lo date, o me lo prendo".
In effetti si tratta di una sanzione quantomeno discutibile, se si considera che il portiere del Teramo, Federico Serraiocco, a fine partita si è lasciato andare a un'esultanza esagerata per un giocatore "ospite" in un impianto avversario. Ma tant'è. Ne prendiamo atto.
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