mercoledì 15 gennaio 2014

Presentato alla stampa il nuovo tecnico del Chieti Tiziano De Patre: la nostra intervista

Clamorosa svolta per il Chieti Calcio: stamattina è arrivata l’ufficialità dell’esonero di Pino Di Meo con il conseguente annuncio del ritorno sulla panchina neroverde di Mister Tiziano De Patre. Circa sette mesi dopo il suo addio (si era voluto prendere un periodo sabbatico) De Patre dunque siederà di nuovo, sin da domenica prossima ad Ischia, sulla panchina che lo aveva visto protagonista di una cavalcata trionfale culminata con il raggiungimento dei playoff promozione (persi poi in semifinale con L’Aquila). Tanta emozione questo pomeriggio in sala stampa all’Angelini di Chieti per il neo tecnico che non ha nascosto di essere tornato per riconoscenza verso la città, la società ed i tifosi che tanto lo avevano amato lo scorso anno. Questa la nostra intervista per ChietiNews.it a Mister Tiziano De Patre.

-Mister De Patre, innanzitutto bentornato a Chieti. Lei aveva lasciato la squadra dopo i playoff, un traguardo di grande prestigio raggiunto inaspettatamente dopo un campionato esaltante. Ora trova una situazione indubbiamente difficile: quale sarà il suo approccio con i giocatori per risalire la china?
“Sarà importante lavorare a livello mentale: in queste situazioni si trova un po’ di scoraggiamento, dunque dovrò ridare motivazioni. Già dal primo allenamento ho visto lo spirito giusto, la voglia di dimostrare che si può fare meglio di quanto fatto finora. Sarà necessario dunque operare sugli stimoli, sulla parte atletica e su quella tecnico-tattica riuscendo a capire in breve tempo le caratteristiche dei ragazzi per riuscire a metterli in campo nel migliore dei modi”.

-La squadra è completamente cambiata o quasi rispetto a quella che lei aveva lasciato, ma comunque lei conosce molti dei giocatori che oggi ne fanno parte. In un certo senso il suo compito dovrebbe essere anche più facile rispetto a una situazione in cui sarebbe stato necessario cominciare proprio da zero.
“Sicuramente sì: quando conosci più di un giocatore bene è magari meno difficile l’approccio ed io ad esempio conosco molti di loro per averci magari giocato contro. Non ho una formazione ideale in testa, anche perché già domenica ci saranno degli squalificati ed infortunati. L’importante è che ci sia grande predisposizione al lavoro, sacrificio e alla voglia di far bene. Da questo si deve ripartire. Mi farò comunque un’idea di giorno in giorno per avere le idee più chiare, dopo il primo allenamento abbiamo semplicemente parlato in modo generico cercando di toccare le corde giuste. Mi ha fatto piacere trovare lo spirito giusto e la voglia di risalire. Io cambio spesso modulo di gioco, però la mia idea è di giocare con gli attaccanti più vicini fra loro. Per quanto riguarda lo staff tecnico rimarrà lo stesso che aveva Mister Di Meo.
Di mercato non voglio parlare, non ho fatto richieste alla società, ho piena fiducia nella dirigenza e in questi ragazzi che sono in squadra ora. Non guardo la classifica: può succedere di tutto visto che mancano tante partite alla fine del campionato, ma sono fiducioso”.

-Domenica si va ad Ischia, squadra accreditata per la vittoria finale la scorsa estate che pian piano si sta risollevando in classifica dopo un inizio difficile. Come pensa di affrontare la gara?
“È un’ottima squadra con giocatori anche di categoria superiore, ma dobbiamo pensare a noi e andare lì a fare una buona prestazione. Mi preme mettere i ragazzi bene in campo dando loro le giuste motivazioni”.

-L’ultima battuta Mister De Patre è per i tifosi: cosa si sente di dire loro?
“Sono stato sempre coerente con le mie scelte e alla fine dello scorso campionato avevo deciso di prendermi una pausa, ho rifiutato anche chiamate di squadre importanti. Ho ritrovato ora le giuste motivazioni, credo nel gruppo di lavoro e nella squadra che avrò a disposizione. Non penso di trovarmi di fronte ad una missione impossibile, non sarà facile, ma il gruppo ha valori e sarà mio compito tirarli fuori. I tifosi mi hanno accolto benissimo. Sono tornato qui anche per riconoscenza verso la città e la tifoseria, oltre che verso la società, nella vita si deve essere riconoscenti. Torno con entusiasmo: la mia non è una sfida, ho nuove grandi motivazioni e ai tifosi chiedo di starci vicini perché tutti insieme dobbiamo conquistare questa Lega Pro”.

Piero Vittoria

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