lunedì 9 dicembre 2013
Appello di Legambiente per la salvaguardia dell’Istituto Agrario di Scerni
Da diversi anni Legambiente accompagna l’Istituto Tecnico Agrario “Ridolfi” di Scerni con le sue campagne e con progetti quale Ecogeneration, con risultati presentati anche al Senato e al Parlamento europeo a Bruxelles. Veri e propri laboratori di cittadinanza che portano i ragazzi ad individuare e realizzare dei processi di cambiamento per il loro territorio e costruire dei valori condivisi con la loro comunità.
In questi giorni si discute sul destino di questo prestigioso Istituto che, con i suoi 140 anni di storia, può essere annoverato tra gli istituti più antichi ed importanti della regione Abruzzo e con fama nazionale. Non a caso la prossima primavera accoglierà il concorso nazionale “Bacco e Minerva” indetto dal Dipartimento per lo Sviluppo dell'Istruzione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR).
Altresì va ricordato che la formazione agraria sta vivendo un grande momento, come dimostra la continua crescita nelle iscrizioni, grazie al ruolo centrale che l’agricoltura riveste come alleato per le attuali e future sfide ambientali, sociali e per lo sviluppo sostenibile basato su un’economia verde.
La “nuova agricoltura”, infatti, si è rivelata il principale motore del cambiamento sociale ed economico in atto, essendo per sua natura legata alla “multifunzionalità” ed aperta alla ricerca e all’innovazione. Un'agricoltura che, come spiega Giuseppe Di Marco di Legambiente, “opera nella mitigazione dei cambiamenti climatici, del dissesto idrogeologico, della sicurezza alimentare, della tutela dei sapori e dei saperi che rendono unico e irripetibile ogni territorio, della bellezza del paesaggio, della salvaguardia delle risorse naturali e della biodiversità e favorisce il miglioramento della vita sociale.
Questa agricoltura richiede professionalità e competenze di cui l’Istituto Ridolfi è portatore anche attraverso la sua Azienda Agraria che rappresenta una palestra concreta per gli alunni, un ambiente di passione e di nuovo impegno professionale che veste di contenuti concreti un antico mestiere. Ne è testimonianza la rete attiva per la realizzazione del prossimo concorso che coinvolge Regione, Provincia, Comuni, Camera di Commercio, G.A.L., Associazioni di categoria, Fondazioni e Aziende.
Quindi, a tutela di questo patrimonio regionale, di una storia nazionale e di una concreta risorsa futura per i giovani, le Istituzioni sono chiamate a rafforzare e sostenere questo percorso di crescita, conservando la dirigenza e l’autonomia di questo Istituto, condizione necessaria per garantire questa offerta formativa”.
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