«È un piacere, oltre che un onore, essere il sindaco nel 50° anniversario di quella che può essere considerata la “fabbrica della cultura della nostra regione, il grande patrimonio dell’Abruzzo” – ha dichiarato il sindaco nel corso del suo saluto – Un percorso, quello dell’Università di Chieti, che fra battaglie, anche aspre, ha visto la luce grazie alla brillante intuizione di una classe amministrativa lungimirante; una intuizione, ancor oggi, sulla quale scommetterei ogni cosa. Oggi la sfida più importante è accompagnare questa realtà verso il futuro, abbracciando l’innovazione. Le evoluzioni, infatti, vanno vissute da protagoniste ed è importante in tal senso il legame con il territorio e le istituzioni. Dal bacino dell’Università nascono gli stimoli per gli studenti, per il nostro futuro, per coloro che, una volta formati, faranno grande il paese».
«L’8 settembre 1961 - ha aggiunto Di Primio - nascevano i primi corsi liberi all’Università; il 3 marzo 1965 il Ministro Gui firmava il decreto per l’istituzione della libera Università degli Abruzzi; l’8 maggio 1965 avveniva il riconoscimento giuridico. Da allora è partita una grande scommessa per il futuro della regione, una scommessa vincente, un incubatore di economia e saperi, la creazione dell’anima della nostra città, l’Università d’Annunzio, con la quale, nel mio percorso da sindaco, ho voluto fortemente rapportarmi e affidare il progetto della Chieti futura ovvero il Laboratorio “Chieti Lab”».
Ufficio Stampa Comune di Chieti
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